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Domenico Rotella
(Catanzaro, 7 ottobre 1918 – Milano, 8 gennaio 2006) . Conclusa la scuola media si sposta a Napoli nel 1933 per intraprendere gli studi artistici, ma ottenuto un impiego al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, nel 1941, si trasferisce a Roma. Resta nella capitale solo per un breve periodo, perché viene richiamato alle arm...
Domenico Rotella
(Catanzaro, 7 ottobre 1918 – Milano, 8 gennaio 2006) . Conclusa la scuola media si sposta a Napoli nel 1933 per intraprendere gli studi artistici, ma ottenuto un impiego al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, nel 1941, si trasferisce a Roma. Resta nella capitale solo per un breve periodo, perché viene richiamato alle armi. Nel '44 lascia l'esercito ed ottiene il diploma al Liceo Artistico di Napoli. Tra il 1944e il 1945 insegna Disegno a Catanzaro.Nel 1945 è nuovamente a Roma e, dopo gli inizi figurativi e le prime sperimentazioni, inizia a dipingere quadri neo-geometrici. Inizia nel 1947 a partecipare alle esposizioni. Nel 1951 ha un primo contatto con l'arte francese esponendo a Parigi al Salon des Réalités Nouvelles. Tra il 1951 ed il 1952, ottiene l'assegnazione di una borsa di studio da parte della Fullbright Foundation, che gli permette di recarsi negli Stati Uniti in qualità di "Artist in Residence", all'Università di Kansas City. Sempre nel 1952 realizza la seconda personale alla Rockhill Nelson Gallery di Kansas City. Negli Stati Uniti ha l'opportunità di conoscere i rappresentanti delle nuove correnti artistiche: Robert Rauschenberg, Claes Oldenburg, Cy Twombly, Jackson Pollock e Yves Klein.Nel 1953, soffre di una crisi, durante la quale interrompe la produzione pittorica. Ormai convinto che non ci sia più niente da fare di nuovo nell'arte, ha improvvisamente quella che egli definisce "illuminazione Zen": la scoperta del manifesto pubblicitario come espressione artistica della città. Così nasce il decollage : incolla sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada, adottando il collage dei cubisti e contaminandolo con la matrice dadaista del ready made. Nel 1955 a Roma, nella mostra "Esposizione d'arte attuale", espone per la prima volta il 'manifesto lacerato'.In seguito, pratica il cosiddetto doppio décollage:il manifesto staccato prima dal cartellone, poi, strappato in laboratorio. Nel 1958 riceve a Roma la visita del critico francese Pierre Restany, con il quale inizia un lungo sodalizio. Sempre nel 1960 aderisce al Nouveau Réalisme (anche se non ne firma il manifesto), teorico del quale è Pierre Restany e che riunisce, fra gli altri, Klein, Spoerri, Tinguely,César, Arman e Christo. Al gruppo prendono parte anche i francesi Hains, Dufrêne e Villeglé, che operano sul décollage negli stessi anni, ma autonomamente. La Pop Art e l'Espressionismo astratto americani, assieme all'Informale ed alle ricerche spaziali e materiche che in quegli anni Lucio Fontana e Alberto Burri stanno svolgendo in Italia, giocano un ruolo di rilievo nell'orientamento di Rotella . Riceve nel 1992 dal Ministro della Cultura francese, Jack Lang, il titolo di Officiel des arts et des Lettres.Nel 2000 viene costituita, per volontà dell'artista, una fondazione a lui dedicata: la Fondazione Mimmo Rotella, con l'obiettivo di raccogliere le opere e le documentazioni catalogate della vita artistica del maestro. Nel 2004 Rotella ha ricevuto la laurea honoris causa in Architettura all'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. è ricordato come il maestro della pop art italiana. Per la sua notevole opera di pittore è stato insignito della "medaglia d'oro" per le Arti Visive dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
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